Questione di linea?
La maggior parte delle persone che decidono di perdere peso lo fanno mosse da motivi estetici, dalla voglia cioè di tornare in linea per sentirsi più belli ed "in linea".
Questo bisogno, del tutto legittimo, spinge spesso (fortunatamente) chi è in sovrappeso a programmare una "dieta"; quello che è importante, tuttavia, è comprendere che perdere peso fa bene soprattutto alla salute (oltre che alla linea). La comprensione di questo concetto può evitare di commettere errori nei comportamenti alimentari che spesso causano maggiori problemi di quelli che si tenta di risolvere.
Ad esempio, il ricorso a diete drastiche, fortemente sbilanciate, fortemente iperproteiche, erogate senza alcuna personalizzazione sulla base dello stato di salute generale, della composizione corporea tipica di ciascuno e delle preferenze alimentari, determina dimagrimenti spesso repentini (quindi molto apprezzati); tuttavia, queste diete determinano spesso una perdita sia di massa grassa (cioè del grasso in eccesso) sia di massa magra (cioè di quei tessuti che invece l'energia la consumano).
Di conseguenza ci si priva proprio quei tessuti che "bruciano" le calorie e quindi ogni minimo eccesso alimentare si tradurrà in un nuovo acquisto di peso. Nel frattempo il regime alimentare troppo restrittivo viene, ovviamente, abbandonato (non essendo possibile sostenerlo all'infinito).
Si finisce quindi con il procedere ciclicamente in perdita ed acquisto di peso, ma ad ogni ciclo si perderà progressivamente massa magra: è la situazione che conduce verso l'obesità cronica.
L'obesità è una condizione che riduce l'aspettativa di vita libera da malattie: dimagrire in modo permanente, quindi, non è solo una questione di linea ma anche e soprattutto una questione di salute.